- Cosa sono?
- Come funzionano?
- Quali sono le principali piattaforme?
- Per cosa vengono utilizzati?
- Quali sono le opportunità per le aziende?
Senza comprendere il significato di blockchain è impossibile comprendere il significato di NFT; quindi, iniziamo questo articolo chiarendo in maniera semplice il significato di Blockchain.
Immaginate il vostro notaio di fiducia che registra un atto di compravendita (o un passaggio di proprietà) su un registro che, però, non risiede dove vengono archiviati tutti gli Atti Pubblici di Stato ma è condiviso con tanti altri notai sparsi nel mondo. Pensate ad una rete di notai, collegati tra loro, che posseggono un gigantesco registro unico, che è stato distribuito a tutti e a cui tutti accedono. Ogni volta che un notaio appartenente a questo network fa una nuova scrittura sul registro, questa viene verificata e [solo se] approvata dagli altri (almeno dal 51% di essi), in automatico viene replicata su tutti i registri degli altri notai. In questo modo, il registro in possesso di ogni notaio conterrà le scritture di tutti i notai collegati, sempre perfettamente sincronizzate e certificate. Ogni singola transazione, dopo essere stata approvata dal punto di vista formale dagli altri, è identificata con un codice univoco (hash code) che la rende rintracciabile facilmente. Grazie a questo sistema, ad esempio, voi potreste andare in qualsiasi parte del mondo, da qualsiasi notaio e veder riconosciuto subito il vostro atto che, nonostante sia stato scritto in Italia, è memorizzato anche nel registro del notaio che avete di fronte. Se un notaio effettua una modifica ad una transazione in questo registro, questa modifica viene subito notificata a tutti, e dopo essere stata nuovamente approvata, viene replicata nei rispettivi registri aggiungendosi alle altre. Tutto questo alla velocità della luce.
Adesso, approfondiamo la caratteristica speciale di questo mega registro, condiviso e distribuito tra tutti gli attori di questo network. Questo registro ricorda un libro mastro (o giornale mastro) dove tutte le scritture contabili seguono delle rigide norme. Ad esempio, non è possibile fare cancellazioni né con la gomma né con il bianchetto. Non si può usare la matita e la penna usata deve essere ad inchiostro non cancellabile. In caso di errore, la cancellazione deve essere fatta in modo che sia leggibile interamente la parola cancellata e quindi successivamente riportata l’informazione esatta. Tutto avviene nella massima trasparenza.
È evidente che, più sarà grande questa rete di notai, più affidabile sarà il sistema. Infatti, non sarà possibile cancellare o modificare un’informazione o un documento senza che questo non venga contemporaneamente cancellato o modificato in tutta la rete. E neppure sarà possibile corrompere il sistema, a meno da non riuscire a corrompere l’intero network mondiale, cosa altamente improbabile.
Quindi abbiamo capito che la tecnologia blockchain si basa su un registro digitale aperto e distribuito delle transazioni, basato sul consenso tra i partecipanti alla rete.
Se nell’immagine nella nostra mente, ai notai sostituissimo dei computer che hanno lo scopo di certificare le transazioni, documenti o blocchi di informazioni, abbiamo già compreso la nozione fondamentale della blockchain, costituita da tanti nodi che custodiscono questo enorme registro unico.
A questo punto dovrebbe essere chiaro il termine blockchain significa “catena di blocchi” appunto perché deriva dalla sua struttura, in cui i singoli record di informazioni (i “blocchi”), sono collegati tra loro in un unico elenco (“catena”) come una collana unisce le singole perle di cui si compone.
Quindi cosa sono gli NFT?
Gli NFT sono dei token (INSIEME DI INFORMAZIONI) crittografici creati su piattaforme blockchain che certificano la proprietà, l’unicità e l’autenticità di un bene digitale. Questi token non sono fungibili, ciò significa che non sono reciprocamente intercambiabili. Gli NFT differiscono quindi dalle criptovalute, infatti ogni token non convertibile è identificabile in modo univoco, a differenza appunto delle criptovalute che sono invece fungibili. Acquistando un NFT si acquisterà dunque un’immagine, un video, una canzone o qualsiasi altro asset digitale, la cui proprietà, unicità e autenticità è certificata. I casi d’uso più comuni degli NFT sono l’arte, la musica, i film e i videogiochi. Tecnicamente, gli NFT sono unità di dati memorizzati su una blockchain. Non tutti i dati vengono però memorizzati sulla blockchain, di solito un tipico NFT è diviso in due entità separate, il contratto ‘smart’ memorizzato sulla blockchain e l’asset digitale stesso. Nel momento in cui un NFT viene creato, ogni vendita di quello specifico NFT viene registrata su una blockchain. Si crea perciò un libro mastro con le informazioni sulla proprietà e la storia dei prezzi dell’NFT. Questa registrazione è nota come “provenance” (provenienza). La provenienza di un NFT è molto importante in quanto influisce sul suo valore. La provenienza identifica i beni digitali, fornendo prove circostanziali e contestuali della loro creazione e della loro storia. Anche nel mondo dell’arte vero e proprio, la provenienza può stabilire che un bene non è un falso, un furto o una riproduzione, influenzando così il suo valore. È bene notare che gli NFT non trasmettono la proprietà intellettuale o il copyright dei file digitali. L’NFT attesta la prova della proprietà che è però separata dal copyright. Il contratto smart associato all’NFT può però essere scritto in modo tale da includere i diritti d’autore. La criticità maggiore degli NFT riguarda proprio la mancanza di una specifica regolamentazione sul piano giuridico atta a preservare l’originalità dell’opera.
Come funzionano i Non-fungible Token?
La creazione di un NFT viene definita ‘minting’, e consiste nella trasformazione sulla blockchain di un file digitale in un asset digitale. Il modo più comune per coniare un NFT è farlo su un marketplace NFT. Esistono molti marketplace su cui un NFT può essere creato, scambiato, verificato o distrutto. Una delle piattaforme più note è OpenSea, ma ce ne sono molte altre. Per creare NFT, è necessario possedere un wallet (portafoglio). I wallet sono le applicazioni che vengono utilizzate per memorizzare e custodire criptovalute e NFT. Il proprio wallet deve essere compatibile con la blockchain su cui viene creato l’NFT. Trust Wallet, Coinbase Wallet e MetaMask sono tre portafogli molto popolari ma ce ne sono anche altri. In pratica, il creatore carica un file sulla piattaforma, gli assegna un titolo e un sottotitolo, aggiunge una descrizione, imposta le royalties e mette in vendita l’NFT. Le royalties sono sempre stabilite nel momento in cui l’NFT viene creato e danno diritto al creatore a una percentuale delle vendite successive. Una volta che l’NFT è stato creato, il token viene trasferito al portafoglio. Questo processo ha dunque trasformato il file digitale in un asset crittografico che può essere scambiato su un mercato digitale. Agli NFT vengono poi associate delle commissioni di transazione. Quando gli utenti creano un NFT, pagano commissioni di “minting”, chiamate anche “gas fees”. Coloro che desiderano acquistare NFT dovranno dunque scegliere una piattaforma NFT. Gli acquirenti potranno scegliere la piattaforma che meglio si adatta alle loro esigenze, come ad esempio una piattaforma che permetta di acquistare NFT con moneta fiat piuttosto che una che consenta di pagare solo tramite crypto.
Le diverse tipologie di piattaforme NFT
- Piattaforme a tema aperto: in cui tutti possono creare NFT. Le più conosciute sono OpenSea e Rarible.
- Piattaforme a tema aperto più esclusive: in cui serve un’approvazione per diventare creator. Le più note sono Foundation e Nifty Gateway.
- Piattaforme esclusive e con un determinato tema: in queste piattaforme i creatori sono integrati con i proprietari della piattaforma e solo le collezioni pre-approvate possono essere scambiate. Alcuni esempi noti sono Larva Labs e Dapper Labs.
Le principali piattaforme NFT
Quanto alle principali piattaforme NFT si segnalano OpenSea, SuperRare, Nifty Gateway e Binance NFT. Lo scorso 4 dicembre il progetto “The Merger” del digital creator Pak è stato venduto per 91,8 milioni di dollari sulla piattaforma Nifty Gateway per esempio. Un’operazione che ha superato in valore quella di “Everydays the First 5000 days” di Beeple, al terzo posto tra le opere di artisti viventi più costose dopo “Rabbit” di Jeff Koons e “Pool with two figures” di David Hockney. Per Pak si trattò di una raccolta di 266.445 unità NFT acquistata da 28mila acquirenti differenti, mentre per Beeple di un’unica opera venduta a un unico acquirente. SuperRare, invece, ha collaborato lo scorso luglio con Cambi Aste per la prima asta Nft in assoluto tenutasi in Italia. Mentre su OpenSea sono presenti altri beni di lusso, come gli orologi virtuali (animati in formato 3D e poi convertiti in file jpg o gif) del ventinovenne Jesus Calderon.
Per cosa vengono utilizzati oggi gli NFT
Come anticipato, gli NFT vengono utilizzati per acquistare o vendere beni digitali, questi asset digitali generalmente sono: immagini, video, GIF, tweet, canzoni, film, carte da gioco virtuali, skin per videogiochi, beni immobili virtuali, ecc. Gli NFT vengono spesso acquistati dagli utenti per essere rivenduti ad un prezzo maggiore o per il mero desiderio di possedere qualcosa di unico. Questi token trovano infatti applicazione in tantissimi ambiti, ecco qui di seguito i casi d’uso più noti:
- Arte: gli NFT raffiguranti le opere d’arte sono tra i più ricercati ed acquistati sul mercato. Il più noto tra gli NFT artistici è indubbiamente “ Everydays – The First 5000 Days”, un collage composto da cinquemila opere digitali, realizzate una al giorno per cinquemila giorni, ad opera di Mike Winkelmann (in arte Beeple).
- Metaverso: gli NFT vengono utilizzati nelle piattaforme Metaverso, come ad esempio Decentraland. Su Decentraland gli NFT definiscono la proprietà di terreni digitali che rappresentano dunque il patrimonio immobiliare digitale dell’utente. Nel mondo della realtà aumentata gli NFT possono essere potenzialmente utilizzati non solo per i terreni ma anche per i vestiti del proprio avatar o per qualsiasi altro oggetto digitale.
- Gaming: nel mondo dei videogiochi gli NFT vengono utilizzati per ricompensare l’utente. Alcuni videogiochi hanno già iniziato a utilizzare NFT per identificare le risorse del gioco (monete, skin, potenziamenti, ecc.). Le risorse possono essere scambiate su mercati di terze parti (esterni al gioco), e dunque senza l’autorizzazione dello sviluppatore del gioco.
- Sport: anche lo sport è un caso d’uso per gli NFT. Ad esempio, sulla piattaforma NBA Top Shot, gli utenti acquistano video NFT legati all’NBA.
- Social: gli NFT trovano ampia applicazione anche nel mondo di Twitter. Basti pensare che Elon Musk ha rifiutato circa 1 milione di dollari per l’acquisto di un suo tweet.
Le opportunità degli NFT
Siamo abituati ad associare gli NFT principalmente alle opere d’arte digitali. In realtà non è sbagliato, si prestano benissimo a questo impiego, però è una visione estremamente limitante delle potenzialità di questo strumento.
Dimentichiamoci per un attimo del mondo dell’arte virtuale, per entrare invece in quello dell’arte tradizionale e della moda. In un futuro relativamente recente, avremo la possibilità di verificare l’originalità (e di mostrarla agli altri) della borsa o del quadro che abbiamo appena acquistato, e il tutto in un istante grazie ad uno smartphone con una connessione ad internet. Nike è un pioniere in questo settore: oltre a vendere la linea CryptoKicks, cioè un paio di scarpe (reali) con associato un certificato di autenticità basato su NFT, si sta cimentando nella vendita di indumenti virtuali per il metaverso.
Il settore musicale ha già iniziato a vendere grazie agli NFT, sia album in edizione limitata, sia i diritti stessi dei brani. Presto gli NFT sconfineranno anche nel mondo della fotografia e del cinema.
Nel mondo notarile consentirà di risparmiare settimane di visure, visualizzando lo storico dei proprietari di un immobile in pochi secondi.
Sugli scaffali dei supermercati del futuro potremmo trovare un QR code su ogni alimento, che ci indirizzi all’NFT associato. Questo token potrà contenere informazioni certe su data, ora e luogo di produzione. Ma anche le modalità di allevamento, i pesticidi utilizzati, il tempo di stagionatura e potenzialmente qualsiasi altra informazione.
Nelle industrie gli NFT, oltre ad assicurarci ad esempio che l’automobile che abbiamo comprato sia autentica, ci permetteranno addirittura di verificare che ogni singolo bullone sia anch’esso autentico. Potremmo quindi controllare se il meccanico utilizza davvero ricambi originali.
Per capirne il vero potenziale, dobbiamo renderci conto che gli NFT possono essere usati con tutti quegli oggetti che sono regolamentati da omologazioni e certificazioni. Tipo i sistemi di sicurezza di un aereo o i freni di un’auto. Quindi aggiungeranno un livello di sicurezza in più a tutti quei sistemi a cui affidiamo quotidianamente le nostre vite.